COME PREPARARSI AD UN COLLOQUIO IN INGLESE
Gli inglesi lo chiamano “interview” e hanno ragione.
Il colloquio è un momento in cui il candidato, interessato a una determinata offerta di lavoro, deve mostrare il suo talento e le sue capacità, rispondendo alle domande del recruiter in maniera convincente.
Quando si accetta di svolgere un colloquio di lavoro in inglese si viene assaliti da una serie di insicurezze:
Riuscirò a capire le domande? Saprò spiegarmi in modo comprensibile? Capiranno cosa intendo dire?
Calmati!
Fai un bel respiro: cerca di prepararti al meglio per questa occasione preziosa e vivila con tranquillità.
A prescindere dalla lingua in cui dovrai sostenere il colloquio di lavoro in inglese, è bene arrivarci preparati.
Ecco alcuni consigli per “rinfrescare” il tuo inglese nei giorni precedenti all’appuntamento:
- allena l’orecchio e ascolta musica, leggi testi e guarda film o serie TV inglesi in lingua originale;
- ripassa il lessico professionale, ti servirà per dimostrare al recruiter che sai di cosa si sta parlando;
- informati sull’azienda, osserva i suoi canali principali (sito web, social network, blog) e prepara un breve “fascicolo” in cui, rigorosamente in inglese, ti appunti il suo settore di riferimento, i suoi punti di forza e altri spunti interessanti che potrebbero essere utili al momento del colloquio;
- leggi con attenzione la job description, è importante capire bene la posizione per cui ci si candida, alcuni elementi potrebbero emergere in fase di colloquio.
LE 10 DOMANDE PIÙ FREQUENTI E LE POSSIBILI RISPOSTE DURANTE UN COLLOQUIO IN INGLESE
È impossibile prevedere tutte le domande che il recruiter ti vorrà fare, la sfera di cristallo ancora non ce l’abbiamo (anche se potrebbe essere molto utile!).
Però è importante mostrarsi sicuri di sé e decisi, utilizzare una terminologia opportuna e in linea con quella del tuo interlocutore e valorizzare quegli elementi che potrebbero fare la differenza.
Per affrontare al meglio il tuo colloquio in inglese, esercitati e preparati a casa delle risposte.
Ecco l’elenco delle dieci domande più frequenti e alcuni esempi di risposte:
- Tell me about yourself (Parlaci un po’ di te)
In questo caso devi fare un breve riassunto della tua istruzione, del tuo percorso professionale e delle tue passioni. È bene utilizzare frasi come: “I have already been working as Social Media Manager in Italy” oppure “I have a Marketing degree and since I started University, my dream sector to work for is food industry”.
- Why did you apply for this job? (Perché hai fatto domanda per questo lavoro?)
Spiega il motivo per cui hai deciso di candidarti, cosa ti è piaciuto dell’azienda e del profilo professionale che sta ricercando, in che modo potresti dare un grande contributo agli obiettivi aziendali. Rispondi con frasi del tipo “I want to take on more responsibility” oppure “I applied for this position because it’s exactly what I was looking for and because I think I can bring so much value to the company”.
- What do you know about our organization? (Cosa sa della nostra azienda?)
Questo è il momento in cui devi dimostrare che ti sei informato sull’azienda e sul settore, il recruiter capisce che sei davvero motivato. Rispondi in modo chiaro, commentando le informazioni che ti ricordi con qualche apprezzamento, per esempio “I’m really proud to be here because your brand is one of my favourite”.
- What are your weaknesses? (Quali sono i tuoi punti deboli?) And your strengths? (E i tuoi punti di forza?)
Qui il recruiter sta cercando di far emergere la tua personalità. Rispondi con astuzia, trasformando i tuoi punti di debolezza in punti di forza, ma sempre con sincerità. Se rispondi “’I’m quite picky” confessando di essere abbastanza pignolo, questo può apparire come una qualità se ti stai candidando come contabile. Anche per i punti di forza, sii onesto ed elenca quelle caratteristiche positive che in genere i colleghi o i datori di lavoro ti riconoscono.
- What is your biggest accomplishment? (Quali sono i traguardi più importanti che hai raggiunto?)
Rifletti e rispondi con sincerità, se ti è capitato di vincere premi e riconoscimenti o di lavorare per un progetto che ha raggiunto ottimi risultati, è assolutamente opportuno riferirli. Un esempio di risposta potrebbe essere “I believe my biggest accomplishment has been… but I am looking forward to doing other accomplishments in your company”.
- How do you handle important decisions? (Come gestisci le decisioni importanti da prendere?)
Non è affatto una domanda semplice, anzi, il recruiter ti sta mettendo ufficialmente alla prova. Cerca di mantenerti sul generale, non scendere troppo nei dettagli, potrebbero complicare la tua situazione. Spiega il ragionamento con chiarezza, per esempio “I look at possible outcomes and the likely results of my decisions, and make the best choice for my team and my organization with the facts available”.
- Why did you leave your last job? (Come mai hai lasciato il tuo precedente lavoro?)
È una domanda molto diretta e, anche questa, potenzialmente pericolosa. Spiega il motivo per cui hai lasciato il tuo ultimo impiego, cerca di avvicinarti il più possibile alla realtà dei fatti, evitando qualsiasi tipo di critica o polemica. Potresti rispondere “I had been with the organization for a number of years and wanted to experience a new environment to continue growing” o ancora “I revaluated my career goals and decided a change was needed”.
- Why should we hire you? (Perché dovremmo scegliere te per questo lavoro?)
Non esagerare con la presunzione, dai delle risposte sicure fornendo degli esempi a supporto delle tue affermazioni, fai dei collegamenti con i requisiti richiesti nell’annuncio di lavoro, ad esempio potresti rispondere “I believe I fit the job description well and that I have the skills and the kind of experience you were looking for”.
- Where do you see yourself in 5 years? (Dove ti vedi tra cinque anni?)
Mostrati assolutamente affidabile e disposto ad impegnarti, fai capire che vorresti migliorare e aggiornare costantemente le tue skills e raggiungere determinati obiettivi. L’ideale sarebbe una frase del tipo: “I hope to have had the opportunity to grow, to improve my skills both personal and professional and to be appreciated by colleagues and bosses”.
- Do you have any questions for us? (Ha domande?)
È sempre bene pensare a qualche domanda da poter fare al recruiter, non rispondere con un “no” secco, potrai sembrare poco interessato. Potresti chiedere quanto dovrai aspettare per sapere l’esito del colloquio, quali sono le mansioni specifiche che ti coinvolgeranno, se è previsto un programma di formazione iniziale. Quindi, ad esempio “How soon do you expect to make a decision?” oppure “Do you have a training and development program?”.
ESPRESSIONI UTILI PER UN COLLOQUIO IN INGLESE DI SUCCESSO
Oltre a informarsi sull’azienda e prepararsi le possibili risposte delle domande più frequenti, è bene ripassare alcune espressioni in inglese che ti faranno apparire professionale.
Areajob ha raccolto alcune parole e modi di dire utili, scegli quelli più adatti alla tua situazione e la tua interview sarà un successo:
- to talk somebody through something: questo verbo frasale è utilizzato per spiegare i dettagli di qualcosa, i recruiter lo usano molto all’interno delle loro domande ma puoi utilizzarlo anche tu per esporre le tue risposte;
- to liaise with: questo verbo significa fungere da punto di contatto tra persone o gruppi separati, collaborare con qualcuno. Lo puoi utilizzare quando intendi esaltare le tue abilità di comunicazione sul lavoro;
- background: si tratta di un sostantivo che permette di parlare delle tue esperienze lavorative precedenti o del tuo percorso accademico. Di solito è utilizzata come parte dell’espressione “to have a background in…”;
- savvy: è un aggettivo adatto per indicare che possiedi delle informazioni da esperto in un certo ambito e sei in grado di sfruttare questa conoscenza in modo pratico. In genere, è posto dopo un sostantivo o un avverbio;
- a good fit: questa espressione significa che tu saresti la persona adatta per svolgere le mansioni previste dalla posizione ricercata, utilizzala per dimostrare di essere il candidato perfetto;
- to not catch it: se non capisci una domanda, non preoccuparti, chiedi di ripeterla gentilmente e magari utilizza questo verbo. Significa che non sei riuscito a cogliere ciò che ti è appena stato detto;
- trustworthy: è un aggettivo utile per descriverti come un lavoratore serio e affidabile.
COLLOQUIO IN INGLESE: COSA NON DIRE
A prescindere dalla lingua in cui si svolge il colloquio in inglese, ci sono argomenti che bisogna evitare. Questa regola vale ovviamente anche nel caso in cui sia in inglese.
Ecco, dunque, una lista di raccomandazioni su cosa non dire al tuo colloquio:
- evita di parlare della tua vita personale, certamente puoi parlare delle tue passioni o di alcune esperienze che hai vissuto, ma devono essere pertinenti con il profilo professionale che l’azienda sta ricercando;
- non fare l’elenco dei tuoi punti di forza, di debolezza o delle tue competenze, non è una lista della spesa, è l’occasione della tua vita! Argomenta sempre le tue risposte, non limitarti a elencare una serie di aggettivi e basta;
- se ti chiedono il motivo per cui sei interessato all’azienda, mostrati deciso e convinto. Evita di indugiare e di utilizzare termini come “It seemed like…”, “I don’t know…” o “maybe…”;
- evita commenti negativi sul tuo lavoro attuale o precedente, sul tuo datore di lavoro o sui tuoi colleghi, non daresti una buona impressione;
- al termine del colloquio, in genere, il candidato ha la possibilità di fare qualche domanda. È l’occasione giusta per rimarcare il tuo interesse nei confronti dell’azienda, per cui evita frasi generiche sull’impresa, sullo stipendio e sui giorni di ferie.
Non è affatto semplice gestire un colloquio in inglese: richiede tempo, preparazione e forte resistenza allo stress.
Ma se riconosci che potrebbe essere l’opportunità perfetta per avvicinarti alla realizzazione del tuo sogno, sicuramente ne varrà la pena.
Be positive, think big and dreams come true!
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