Tornare a fare volontariato, recuperare rapporti personali ormai persi, trascorrere tempo coi propri genitori che vivono in un’altra città, leggere libri o iscriversi a un corso di pasticceria. Sono solo alcuni dei progetti reali che hanno in testa per il loro futuro i nostri colleghi. Sì, perché già a partire dal 15 gennaio 2024 quasi il 90% delle persone che lavorano in Areajob avranno a disposizione un giorno libero in più ogni settimana. La nuova routine lavorativa prevederà infatti un impegno settimanale di quattro giorni su sette, pagato però come se fosse di cinque. Superata la prima fase di riprogrammazione delle attività, sarà poi più semplice estendere la novità a tutto il personale.
Nessun ridimensionamento delle ambizioni societarie, nessun tentativo di contenere i costi, nessun programma di disinvestimento; tutt’altro. «Areajob sta crescendo a ritmi sostenuti, come dimostra l’incremento di oltre il 100% del numero di dipendenti negli ultimi cinque anni, e vogliamo favorire in tutti i modi questo percorso – spiega il nostro direttore generale Alessandra Leandri –. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare a puntare sulle persone, sul loro benessere a 360 gradi. Lo “dice” anche il nostro payoff: “Trattarsi bene”; e noi ci crediamo davvero. Una persona che ha più tempo per sé, che riesce a bilanciare meglio la vita privata e familiare con le esigenze professionali, può offrire riscontri sorprendenti in termini di motivazione, impegno e dedizione. Ciò significa anche maggiore produttività e possibilità di raggiungere i medesimi risultati in minore tempo».
Alcune realtà che stanno già sperimentando il day off aggiuntivo, hanno pensato a un approccio più graduale o “contaminato” da qualche sorta di contrappeso: «Nessuna via di mezzo per noi – mette in chiaro il dirigente –; questa nuova forma di impegno professionale sarà del tutto trasparente e adottata in modo completo fin da subito. Chi lavora in Areajob sarà libero di scegliere se avere un giorno in più a disposizione per sé tutte le settimane, oppure no».
E non è probabilmente un caso che tra i pionieri in Italia di questa esperienza ci sia proprio una realtà come la nostra, che offre alle aziende servizi legati al lavoro interinale e al permanent recruitment. «Da un certo punto di vista possiamo dire che il nostro core business siano le persone – prosegue il direttore Leandri –. Dobbiamo infatti essere particolarmente bravi e veloci a conoscerle, capirle e individuarne caratteristiche e talenti per fare in modo che ogni esigenza aziendale trovi il miglior tipo di risposta. Ed è proprio questa nostra attitudine che ci ha spinto a “scommettere” su di loro, sul loro desiderio di crescere insieme a noi senza mai perdere di vista il valore del tempo che si trascorre fuori dall’ufficio. Nel 2024 Areajob compie 18 anni e diventa quindi “maggiorenne”; consideriamolo una sorta di atto di fiducia nei confronti di chi entra nell’età della responsabilità e della maggiore consapevolezza».
Che la crescita di questa azienda non sia solo anagrafica è dimostrato dalle conquiste raggiunte nel corso del tempo. Alla prima agenzia aperta nel 2006 a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, si sono infatti aggiunte numerose filiali, anno dopo anno. Oggi se ne contano ben trenta sparse tra la regione d’origine, la Toscana, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte. Per chi ama mettere “le persone al centro” è infatti importante presidiare il territorio di riferimento in modo capillare.
«Continuiamo a investire sulla qualità delle relazioni, il vero campo dove possiamo differenziarci e dare valore al nostro servizio – sottolinea Leandri –. E lo facciamo sia con le aziende con cui collaboriamo, sia al nostro interno. Per questo motivo non siamo grandi fautori dello smart working, anche se lo abbiamo sperimentato. Per creare reali connessioni umane e far crescere un ambiente di lavoro sano bisogna “viversi” da vicino. Inoltre, il lavoro da casa non è tempo reale aggiuntivo da dedicare a sé; più che come reale benefit aziendale viene spesso percepito come un compromesso al ribasso tra le esigenze del lavoro e della vita personale. Il giorno libero in più è invece un cambiamento radicale di approccio nei confronti di chi porta valore a un’azienda col proprio lavoro».
A partire da gennaio dunque ogni dipendente di Areajob avrà a disposizione, se lo desidera, circa un mese e mezzo di tempo in più ogni anno. «È senz’altro uno sforzo importante per l’azienda, sul quale abbiamo riflettuto a lungo – conclude il direttore –, ma in questo modo sappiamo di “restituire” realmente ciò che ogni persona vuole davvero avere a disposizione per sé, il bene più prezioso in assoluto: il proprio tempo».